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Come si gestisce un prato fiorito perenne

Il prato fiorito ha poche necessità, la principale è lo sfalcio.

Sfalcio

Di norma il primo sfalcio si effettua a fine fioritura, quando il prato si secca e rilascia il seme. Siamo già in estate e successivamente il prato ricomincia a crescere e può rifiorire, anche se in modo meno intenso rispetto alla primavera. L’entità di fioritura e crescita sono fortemente influenzate dalle condizioni ambientali ed in particolare dalla disponibilità di acqua. Il secondo e ultimo sfalcio si effettua a fine stagione vegetativa (autunno), per riportare il prato basso, che resterà tale fino alla primavera successiva.

La gestione minima può consistere anche in un solo sfalcio annuo autunnale, ma durante l’estate, dopo la fioritura, il prato si secca.

In entrambi questi casi l’altezza media del prato è di 50-60 cm, e il primo sfalcio deve essere asportato, altrimenti la massa di materiale vegetale si comporta come una pacciamatura che soffoca il prato.

Se ho necessità di avere una taglia del prato più contenuta, posso in primavera (aprile) fare uno sfalcio quando le piante iniziano a produrre gli assi fiorali, avrò lo stesso la fioritura ma ad una taglia di 30-40 cm. Attenzione però che c’è il rischio di ridurre la fioritura. Sfalci troppo frequenti impediscono alla maggioranza delle specie di fiorire.

IMPORTANTE: lo sfalcio va fatto ad un altezza non inferiore ai 5 cm, perchè l’asportazione totale della copertura vegetale favorisce la perdita d’acqua del terreno aumentando l’aridità, in particolare in estate.

Si può fare mulching?

E’ fortemente sconsigliato per il primo sfalcio, in quanto la massa vegetale e troppo abbondante ed andrebbe a formare sul terreno uno strato troppo spesso che toglierebbe luce al prato danneggiandolo. Mentre nello sfalcio autunnale è possibile fare mulching se la riscrescita del prato è modesta.

Irrigazione

Il prato fiorito si irriga solo in caso di soccorso, per controbilanciare periodi particolarmente siccitosi e/o caldi, una volta arrivato a pieno sviluppo. Durante il primo anno dalla semina, invece, va posta maggiore attenzione perchè le piante seminate non hanno ancora raggiunto un completo sviluppo, in particolare per le semine primaverili, che necessitano spesso di irrigazione per permettere un corretto sviluppo del prato.

Serve concimare?

In genere non serve, anche perché la concimazione favorisce le graminacee, cioè la parte verde del prato, rispetto alle specie da fiore, portando ad una riduzione delle fioriture e alla perdita di specie da fiore. Terreni particolarmente poveri di nutrienti possono avere necessità di concimazione, che saranno comunque saltuarie (non ogni anno) e di ridotta entità, da metà ad un terzo delle dosi normalmente usate.